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Spese di trasferta per i professionisti: come fare?


I professionisti hanno spesso di fronte il problema di come trattare le spese di trasferta quando si muovono per lavoro. Ce lo chiedono spesso, soprattutto i più giovani che hanno intrapreso da poco la professione.  Proviamo qui a fare il punto.
Spese di viaggio o di alloggio per trasferta, possono essere spese sostenute direttamente dal professionista oppure dal cliente o, ancora, sostenute in nome o per conto del cliente. Che differenza c’è? Come vengono trattate dal punto di vista fiscale e contributivo?
1. Spese di trasferta sostenute dal professionista
Si possono verificare due casi: che si debbano rendicontare in modo analitico o forfetario. Ecco la differenza:
Se vengono dettagliate voce per voce, per il professionista sono integramente imponibili, concorrendo alla formazione del compenso, e integralmente deducibili.
Se è previsto un forfait, sono integramente imponibili come nel primo caso, ma deducibili solo fino al 75% e comunque per un importo non superiore al 2% dell’ammontare dei compensi percepiti nell’anno.
In tutti e due i casi i documenti di spesa sono intestati al professionista ed essendo parte integrante del compenso sono soggetti alla ritenuta d’acconto, concorrono all’imponibile Iva e sono soggetti alla rivalsa previdenziale.
2. Spese di trasferta sostenute direttamente dal cliente
Se le spese di vitto e alloggio sono sostenute direttamente dal cliente per lo svolgimento dell’incarico professionale non costituiscono compenso per il professionista e, di conseguenza, questi non dovrà riportarle in fattura. In questo caso, ovviamente, il documento di spesa è intestato al cliente.
3. Spese sostenute in nome e per conto del cliente
Si tratta di solito di spese per documenti o bolli necessari per un iter amministrativo, ad esempio imposta di bollo o di registro, contributo unificato, diritti e bolli dovuti alla Camera di Commercio.
Per questo sono considerate irrilevanti dal punto di vista fiscale per il professionista, dunque non concorrono a determinare il compenso, né base imponibile iva.

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