Se si cede la prima casa entro cinque anni dall’acquisto e si provvede, entro un anno, a costruire la propria nuova abitazione principale, l’Agenzia delle Entrate riconosce tutti i benefici fiscali previsti.
Fino ad ora infatti, l’Agenzia riconosceva le agevolazioni solo nel caso in cui la persona interessata provvedesse anche all’acquisto del terreno sul quale edificare la nuova abitazione principale. Ora invece, sulla scorta di alcune sentenze della corte di Cassazione, ammette il mantenimento delle agevolazioni previste anche nel caso in cui il terreno risulti già di proprietà del contribuente al momento della cessione della precedente «prima casa».
Come noto per i soggetti che acquistano la cosiddetta «prima casa» è prevista la riduzione delle imposte pari al 2% dell’imposta di registro + euro 50 per 2 imposte ipocatastali oppure il 4% di iva + euro 200 per 2 imposte ipocatastali, sempre che l’immoboli in questione non sia di lusso.
L’Agenzia dunque ha invitato gli uffici a riesaminare le controversie pendenti alla luce di tale nuovo orientamento e ad abbandonare ogni pretesa tributaria.